Friday, October 06, 2006

Laurea in tegame


Nell’esperienza, ed è quindi la tensione che deve reggere ogni tentativo di educazione, un particolare introduce al tutto, cioè fa cogliere i nessi con tutto. Tra l’altro è per questo che sono state fatte le università –uni-versitas, verso l’uno- per affermare che la conoscenza del particolare è qualcosa che introduce al tutto.
Altro che la laurea specialistica, specchio della concezione della vita scafandrata in compartimenti stagni, ognuno con le sue regole, che è trendy adesso.
Che casa mia potesse essere un’università così intesa, è un riconoscimento carico di allegria, dopo averci pensato. Praticamente il vero dottore e lo schietto studioso sono hanno una stretta affinità con la massaia (casalinga) come ho visto fare e come l’intendo io.
Tutt’altro che depressa, casomai rompipalle.

Sunday, October 01, 2006

malinconia


ho abitato anni sopra un bar che più che un bar era una bèttola.
grandi storie, però.
Cavazzuti da ubriaco cantava Rigoletto, lo sentivo stando in cucina.
Italo, sempre bambino a quarantanni, inveiva a comando contro il governo.
Sessina, il mio mito. espressione tipica "alzo le mani" quando non era daccordo, ma smetteva di discutere.
lui da briaco cantava Messico e nuvole.

http://it.youtube.com/watch?v=GjNZKxP5LEI


il cuore ha sempre ragione

Wednesday, September 20, 2006

il metodo camicia




Da un po’ di tempo mi sono accorta che la camicia maschile costituisce un ottimo metodo per amare il destino degli uomini che amiamo. Sull’argomento gradirei riscontri. Non so voi, ma per me acquistare, lavare e stirare le camicie di mio marito apre qualche volta un orizzonte sconfinato su di lui.


Acquistare: non è soltanto questione di gusti, di metterci tempo, pazienza e fantasia per scegliere quelle che mi piacciono di più e che immagino possano stargli meglio. Il punto di fuga è il collo. E’ una misura estranea a me. Il collo?
Eppoi che minchia di convenzioni metriche: 36/14, 48/18, 14e ½ 38 ( in fila per tre col resto di due)….sto sparando a caso, mi prende sempre una specie di sconforto. Me lo sono scritto in un foglietto che tengo nel portafoglio, tipo quando a scuola mi scrivevo le formule matematiche sui foglietti per i compiti in classe.
La misura del collo non appartiene a noi femmine del popolo, al massimo ci si imbattono le signorone e le attrici tre volte nella vita: quando comprano il collier di diamanti, poi quello di zaffiri, poi quello di rubini.


Lavare: non è sufficiente mettere la camicia il lavatrice con detersivo e ammorbidente. Mio marito fa l’informatico: si alza dal letto la mattina per andarsi a sedere prima in macchina, poi alla scrivania, poi di nuovo in macchina. Com’è, come non è, il giorno dopo la sua camicia ha strisciate di nero sul collo e sui polsini. Che vabbè sarà il normale sudore. Che vabbè sarà l’abbronzatura. Che comunque non può fare a meno di sorgere la domanda: “Ma questo si lava, o si leva quando vede l’acqua e il sapone?” Quindi vai di strofinio col pretrattante ( a volte ci scambiamo le marche dei più efficaci con l’atteggiamento dei tossici che si scambiano informazioni sugli spacciatori).


Stirare: palloso, palloso, palloso. Aiutatemi a dire palloso. Però a volte c’è del sensuale ad accarezzare col ferro da stiro le spalle, la schiena, il davanti, il petto. E vai col film. Dimenticavo: ho già detto che è palloso?


Conclusioni: tra fatica e pensieri che suscita la camicia maschile, come detto, è un buon metodo per avvicinarsi al corpo degli uomini, al loro essere altro rispetto a noi e quindi suscitare il fascino del destino sconfinato che con loro ci viene incontro.

Monday, September 18, 2006

ahh, una bella persecuzione ci voleva proprio...

Dice al quaida: conquisteremo roma, spezzeremo la croce e dopo avrete una sola scelta o l'islam o la morte.
Dicono a livorno: c'hai da ridillo

SPETTACOLO




Ringrazio Dio che mi fa grazia di vivere questo momento di tempo. Tutto ciò che era nebuloso tende a diventare evidente. Discorso del papa, reazioni irragionevoli non soltanto da parte dei grandi capi del terrorismo islamico ma un po’ da noi tutti: poveracci ignoranti guerriglieri, politici, cristiani, intellighenzia occidentale.
E l’uccisione di suor Leonella colpita alle spalle nei suoi settantanni spesi in un ospedale pediatrico.
“Padre, perdona perché non sanno quello che fanno”
“Mi hanno odiato senza ragione”
Che io possa vivere questo guardando lo scenario del mondo è spettacolare. “L’evidenza evidente” è squadernata davanti al pianeta terra e siamo chiamati a vivere in faccia a tutto il mondo il dramma che chiama ciascuno nella penombra e nel segreto della coscienza. Giochi senza frontiere. Pietro, il capo della squadra del Signore, sulla ragione e sul cuore ha giocato il jolly.
Spettacolo.

Saturday, April 29, 2006

respiro



sola soletta me ne sto senza che la vita m'abbia fatto la "sola"
è l'ora che volge al disio;pubblico uno dei primi spicchi di mondo che ha conversato col desiderio del mio cuore.

Sunday, February 26, 2006

Die Hard


Mezz'a voi la mi' nonna Iolanda (88 anni) mascherata per Carnevale che è di MOOOOLTO più intelligente, per esempio, di quei pubblicitari dello spot nuovo dell'Alfa Romeo.
E' un mondaccio perchè le parole restano le stesse (amore, libertà, amicizia, vita, famiglia, persona...) ma vengono svuotate del loro vero significato e riempite con altro.
Il risultato non è come il coniglio in porchetta.
Vengono fuori robe come quelle cose che i bambini dei Paesi in guerra trovano per terra, sembrano giocattolini e sono invece bombe fatte apposta per dilaniarli.
E' un mondaccio pieno di roba così.
La mi' nonna prega nostro Signore.Lui le va a trovarla ogni settimana con suor lucia che le porta la Comunione, il foglio con gli avvisi parrocchiali e quello con su i canti della domenica e le intenzioni delle messe scritti da don Piero. Lei prega Dio leggendo un bignamino di preghiere che le ha dato suor Lucia, eppoi dice il rosario perchè gliel'ha proposto suor lucia.Prega per noi, per il papa, per don Piero e per tutti.
Così, la mi' nonna, che di solito parla del male alle gambe, del tempo bello o nuvoloso, di quello che ha preparato ai fornelli, l'atro giorno mi ha avvicinato un foglio al naso dicendomi: "Leggi qua che bello!" Era la strofa di una canzone che riprendeva la frase del salmo "Vi darò un cuore nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne". Tombola. La mi' nonna c'è arrivata, dimostrando di essere anche MOOOLTOO più intelligente di tanti cristiani, inclusi alti prelati e fedeli professionisti affannati in molte devozioni, dipendenti come dalla cocaina da articoli, interventi, meeting, etc, etc, ma tutto questo pur di non piegarsi affettuosamente alla modalità dimessa con cui Cristo li abbraccia. Bella correzione anche per me. Ma che goduria!

...e noi che pensavamo che fossero tip alla Bruce Willis a salvarci la galassia....

P.S. La mi' nonna è morta il 24 marzo 2006, vigilia dell'Annunciazione. E' morta in pace, avendo chiesto e ricevuto Confessione e Comunione.