Saturday, September 27, 2008

un bacio a Paul Newman


Voglio, avrò

se non qui,in altro luogo

che ancora non so.

Niente ho perduto.Tutto sarò.


F. Pessoa

tende, tatuaggi & lampadari


Ospite in casa di un'amica mi sono soffermata a guardare le tende di lino ricamate molto belle ed eleganti. Io non ci riesco e notare che ho il diploma di arredatrice d'interni. Mi dico che ci riuscirei se fossi piena di soldi, ma proprio piena da poter cambiare ogni sei mesi. Non ci riesco a comprare tende e lampadari definitivi: quelli belli che costano un po'. I complementi di casa mia li voglio con l'aria di essere provvisori, come tutti noi, qui sulla terra. Mi piacerebbe, ma non ci riesco ad arredare fino al dettaglio come vedo che fanno alcuni prima di sposarsi. Mi sembrerebbe di vivere in una cella barra bara.

...sì, forse sarebbe stato meglio continuare con la psicanalisi, ma, soltanto io? Ho incontrato un giovanotto con un drago tatuato sul braccio. Quando il braccio avvizzirà le unghie del drago rimarranno disegnate perfette, che affronto e che illusione.

Wednesday, September 24, 2008

mercerie di malaffare


Sono vittima del fascino delle mercerie. Sedotta e abbandonata, anzi:sedotta, cornificata e abbandonata. Oggi è accaduto di nuovo, ogni volta prometto a me stessa che sia l'ultima. Antefatto: un golfino di lana che io con la solita delicatezza, togliendo il cartoncino ho bucato sulla scollatura. Rammendato, si vedeva il rammendo. Mi reco in merceria, regno dell'altrove, cava per mani sagge e amorevoli che creano oggetti affascinanti...ma le mie mani non sono tra queste...
L'arcobaleno di colori che si vive la dentro mi inebria, porterei via con me tutto il bussolotto dei fili da ricamo, mi perdo passando in rassegna le stoffe a quadrettini, a fiorellini, le scatole dei bottoni. Finale: cinque perline, 20 euro più o meno. Ero stata avvertita che ognuna costava 3.80, ma avevo il cervello spento. Il golfino l'avrò pagato 15 a dir tanto...

Wednesday, September 10, 2008

rosso


Andare da dalla zia in montagna è sempre stata una gioia, escludendo la parte finale del viaggio tutta curve che mi faceva puntualmente stare male senza che né annusare un mazzetto di il prezzemolo, né masticare una cicca, né stare sul sedile davanti e nemmeno cantare a squarciagola si siano mai rivelati rimedi efficaci. Ma quando si arrivava a casa di zia era una pacchia. Le giornate scorrevano lievi in passeggiate e giochi, c’era una stanzetta apposta per noi bambine dove intagliare legno e disegnare.
Tavolate immense, tutti seduti stretti stretti, aspettando che zia portasse in tavola leccornie. Ma prima, l’antipasto. Chiamava me, Anna e Cristina e ad ognuna dava un vassoio. Si scendevano le scale e si entrava in cantina. Spettacolo. Prosciutti, salami, lonze appese al soffitto. Il vino nella botte, le forme di formaggio coperte da una tovaglia , la latta delle olive in salamoia.
Lei era un’affettatrice vecchia ma ancora affilata e ben pulita con una manovella da girare. Rossa. Niente ho mai più visto maggiormente degno di lei di essere rosso, Ferrari incluse.

Monday, September 08, 2008

the end


Fine delle vacanze, viva la vita solita. E' questa la novità. Non m'imbelletto la grigia realtà da imbecille, so che avro mattine sbuffanti e sere lagnose. Ma sono stata in vacanza, colazione cappuccino e cornetto e non solo. Ieri mi sono seduta vicino a G., padre di cinque figli che cercava di far colazione tenendo in braccio l'ultima di dieci mesi che smaniava. Ho visto e toccato che dare la vita per qualcosa di grande si può. Ho visto Vicky, sieropositiva, testimoniare che l'incontro con Cristo genera una positività prima impensabile. Non credo di mettermi a fare cose straordinarie, credo che anche il prossimo anno lo passerò a rassettare. Quando uno s'innamora cambia innanzitutto lui, non le cose che deve fare. Io sono ormai abbastanza scafata da non sentirmi più un'eroina dei romanzi a causa di un bell'innamoramento. Ormai così scafata da accorgermi meglio di tutta la gratuità che mi investe, a cui con letizia corrispondere.

Wednesday, September 03, 2008

chiacchierando s'impara

Ieri mentre spedivo un pacco accompagnata dai miei rampolli, ho scambiato quattro chiacchiere con l'impiegato: "Com'è la vita con due figli...sa io ne ho una di quattro anni"
Ho ripensato dopo alla mia risposta e me ne sono dispiaciuta. Gli ho detto che è molto diverso che averne uno soltanto perchè con due figli il cervello deve lavorare in parallelo e a volte è molto faticoso. Tutto giusto, ma non vale sottolineare innanzitutto la fatica. Ecco allora una lista di cose che avrei potuto dirgli e che mi dispiace non aver detto
a) "ogni bambino porta il suo fagottino" inteso anche come forza mentale e fisica per accudirlo
b)ci sono momenti impagabili come quando vedi che giocano e che si vogliono bene. Tu li guardi, ti ricordi di quando non erano ancora nati, di quando hai visto quel fagiolo nella prima ecografia e ti accorgi proprio di essere abbracciata anche tu dallo stesso Mistero che ci fa essere.
c)ai figli non si può dare la minestra riscaldata. Questo, secondo me è il punto più interessante. Occorre spiegare il perchè delle cose. Ti costringono a riprendere in mano la tua vita e vagliarla. La papera non galleggia se non riesci a dirgli su cosa poggia la tua voglia di lavorare e di crescere, il tuo affetto e il tuo rispetto. E se ti ritrovi impaperato è la migliore delle pozzanghere in cui potevi impantanarti. Siamo uomini o caporali?

Monday, September 01, 2008

molla la prima mela

Uffa. Normale leggere le etichette dei prodotti al supermarket. Se scopri che le crocchette di pollo, in realtà il pollo l'hanno visto solo dall'etichetta magari le lasci dove sono. E' settembre, però. E io, bel bella, ho schiaffato un vassoio con sei mele nel carrello. A casa le ho trovate lucide di cera come quella di Biancaneve. Uffa, ho letto. Sono mele cilene distribuite da una ditta in provincia di Bergamo. E no, papà
Non è giusto far girare una mela per mezzo mondo. E' proprio un mondaccio

mani rubate all'iconologia


Mentre sistemo in cucina Elio gioca in bagno con la schiuma del sapone, Maddi gironzola spargendo sul divano la busta con tutti i tortellini che si è presa dalla dispensa. Sarebbe bello dare uno stop ed andarsene in biblioteca. Biduino, Wiligelmo,ma anche Cavallini. Credo che arrafferei i volumi a caso. Tu pensa che voglie mi devono ancora venire! Tempo verrà, ma lo farò, avrò più tempo e lo farò davvero ancora. E' fatta di innumerevoli elementi una cattedrale..per adesso sto allo swiffer.
Oggi li carico tutti sul pulman e li parcheggio al babisitteraggio.