Thursday, August 28, 2008

quattro sbalzi d'umore in padella


Ho una costellazione di sensi di colpa, come ogni femmina che si rispetti, potrei unirli con una riga tipo la settimana enigmistica e uscirebbe la scritta "testa di pattumiera", e vabbè.
Per esempio, ieri sera mi sentivo una clandestina col permesso di soggiorno scaduto per aver servito a cena gli gnocchetti alla sorrentina marca findus. Poi, tipo monsone, la rabbia rivolta verso me stessa vira in direzione dello Squalo addivanato davanti alle discussioni calcistiche di telenessuno. Di solito a questo punto suona il telefono perchè il diavolo quando ti prende di mira si accanisce. Suona il telefono per colpa di mia madre o peggio di mia suocera o peggio di mia madre o a volte di una cara amica se il tuo angelo custode riesce a imporsi. La cara amica ha telefonato per raccontarti per filo e per segno perchè sta conducendo una vita di merda. Come per magia, allora, dalla tua bocca intenta a mandar giù rospi crudi senza condimento fino ad un secondo prima escono dolcissime parole di incoraggiamento e d'ironia. Butti giù la cornetta e ti accorgi che è tutto come deve essere: è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo.
Ci fanno credere che la fedeltà e la continua ripresa in letizia risieda in un'anima, dedita al massimo brivido del decoupage, io dico che occorre un alto tipo di grinta. Preferire, casomai, talvolta, di essere in viaggio sulla route 66 con un Bruce qualunque piuttosto che dover dividere colorati dai bianchi per la lavatrice. Nonostante questo restare perchè l'orizzonte dell'obbedienza è ancora più sconfinato. Credere per provare.

1 comment:

Caterina said...

grazie per il giudizio che sfonda il muro di grigio niente in cui se non lottiamo si sprofonda...

mi domandavo se qualcun'altra aveva di questi pensieri nella vita di moglie-mamma-lavoratrice (anche la casalinga lo è).

finalmente ho scoperto di sì.

cordialmente

Caterina Gianuizzi
(ps: ho trovato il link del suo sito sul blog mammaoca indicato da tempi del 3 settembre)