Saturday, December 06, 2008

il colpo di grazia


Ci si spalancano all'improvviso orizzonti sonfinati. Una volta mi è successo di fronte all'Ortles mentre da una radio gli Eagles cantavano Hotel California. Immedesimatevi poi ditemi. Per fortuna l'imprevisto conosce anche i giorni feriali e i posti qualunque. Il prezzemolo: basta un po' di profumo di prezzemolo tagliuzzato a farmi ricordare o rimpiangere cos'è la vita. Una vetta alpina è il profumo delle clementine di questi tempi, me lo faccio restare sulle mani che hanno voglia di applaudire. Basta un attimo e la Lilla torna dai miei sette anni a farmi le fusa, ancora nonno e nonna battibeccano per una mano di briscola, babbo legge il giornale,ancora lo zio Eugenio rincasa con la sua buffa espressione, la brace cuoce la nostra cena e tutto è ancora intatto e sconfinato.

Pochi giorni fa ho acquistato un detersivo con lo stesso profumo di quello che usavo in casa gli ultimi giorni di babbo. Che giornate quelle, che strano vento nella vita solita. Come mi sembrava idiota la televisione e caro il tempo da poter spendere. Mio padre morì l'antivigilia di Natale condannandomi, non lui ma Lui, ad una pace ardente. Ma forse, anche senza questi strazi dopo un po' nella vita ci si accorge lo stesso che la Grazia è come il prezzemolo: va dappertutto.

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