Wednesday, November 18, 2009

nulla di scontato, tutto gratuito


Lo devo proprio ammettere:so trasformare in arte l’affogare in un bicchier d’acqua. Anche alla fine di una giornata come questa, spesa nell’immane tentativo di non volermi render conto dell’abc, dell’acqua che bagna e di tutto il resto può succedere di accorgersi dell’imprevisto e imprevedibile Mistero che mi genera. La princess non vuol fare mai il bagnetto, comincia a piangere disperatamente. Io, invece, mi diverto un sacco a farglielo eppoi a rivestirla, a pettinarla. Nel tira e molla solito suona il telefono. “Chi sarà?” mi domando io, povera rinco. Claro che si è mia madre. Che sta male, si capisce al volo. Butto giù col magone. Butto giù e faccio il bagnetto a Maddalena. Penso a mia nonna, a quando mamma era piccola e nonna Iolanda la lavava. Che ne è della speranza di felicità di allora? Che ne è adesso della gioia che ricordo provavo quando mia madre asciugava me con il telo tenuto posato sul termosifone? Altro tira e molla per sistemare le unghie. Mi accorgo per la prima volta che mia figlia ha la forma delle unghie dei piedi presa da mio padre. Che nodi ci annodano generazione dopo generazione all’amore?
Da piccola sapevo stare su questa soglia. Sapevo stare tranquilla e triste quando le circostanze smentivano la prima promessa del bene. Sapevo aspettare. E non davo tutto per scontato come adesso

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