Sono passate un bel po’ delle feste, io ho messo l’impermeabile per non soccombere al cinismo che in questi periodi si scatena ancora di più. Ce l’ho messa tutta cercando di godermi l’ambiente casalingo e di non parlar male di nessuno, neanche di mia cognata gulp. Poi mi è arrivato un sms dalla mia amica del cuore che non sento da una vita e ho fatto crick: Cosa vuoi che sia? Anche quest’anno è volato via! Un altro arriverà chissà cosa ci porterà! Sarà bello, sarà brutto? Noi accettiamo tutto e in qualunque modo andrà anche quest’anno passerà .Uffa, mi s’è ingrigita anche lei, che mio padre aveva soprannominato “Sorriso”, bella come il sole, infaticabile, con l’unico difetto di non capire che cavolo fanno due rette omologhe. (un estate a ripetere gomito a gomito geometria e a giocare a biliardino). Neanche noi ci salveremo dai quarantanni, bon, questo è appurato.
Ma io, c.v.d. ho più culo che anima.
Culo per fortuna, tecnicamente sarebbe Grazia. La prima fortuna è caratteriale. Vago in psicosi border line, in personalità multiple e inconciliabili dalla zingara alla diva, ma per fortuna sono anche e soprattutto una sana e semplice ragazza che crede che in paradiso ci siano in sottofondo le canzoni di Max Pezzali e focaccia con la calda per tutti.
Anche per questo, siccome non c’è tempo per far tutto, tra lo spalmarmi una maschera all’aloe e finirmi di leggere un episodio di Diabolik, dopo aver spento il pc e prima di metter su da cena reciterò i vespri. Per ricominciare dalla Fine, implorando il Principio, il mio amore, il mio amico. Buon anno.
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