Wednesday, November 25, 2009
Io cancello, tu cancelli.
Da cosa si misura lo scorrere del tempo e degli anni? Per esempio dal fatto che una volta riuscivamo a passare gran parte della notte litigando per poi la mattina dopo affrontare la sveglia, la colazione e il lavoro con livore,imbruttiti, ma ancora capaci di essere utili in qualche modo alla società. Oppure , magari, allegri come due tortorelle perché all’alba si era fatta pace, stanchi ma non stravolti, non da buttare nell’umido…
Che la notizia in fondo non è questa. La notizia è che a notte fonda scappa questa frasetta. “Scusa, hai ragione, il fatto è che ogni tanto ti cancello dalla mia vita e possono passare anche settimane”. Da standing ovation. Che una damigella e un cowboy, possano dire, ascoltare e perdonare questo è una cosa dell’altro mondo in questo mondo. Semplificante segno che il sacramento del matrimonio è un gesto che Cristo mette nella realtà del mondo.
Friday, November 20, 2009
le "appiccicatrici d'ansia"
Oggi focalizziamo la nostra attenzione su un particolare tipo di femmine.Appartengono a svariate sottocategorie, possono essere sorelle, cugine, amiche, vicine di casa, colleghe, madri degli amichetti dei figli e anche perfette sconosciute. Captano con le loro belle antennine che tu ti porti a spasso una grande quantità d’ansia repressa alla bell’e meglio e trovano l’occasione d’oro per scaricarti addosso parte della loro. O forse non ci pensano neppure…
Donne che come me, come la maggior parte di noi, vivono nella quasi perenne illusione di rispondere ai bisogni degli altri, donne perennemente sconfitte e devastate da questa battaglia persa in partenza.
Se poco poco dici ad un’appiccicatrice d’ansia che tuo figlio ha la febbre lei ti risponderà:”Sai che in giro c’è un’epidemia di meningite?”
Scena di ieri sera allla cassa del supermercato. Spesona di un metro cubo. Maddalena nel seggiolino del carrello che urla perché continuamente le cade per terra il Batman trovato nell’ovetto kinder. Io con la testa al mal di testa. Lei, la cassiera, più o meno la mia stessa età e la mia stessa taglia che mi fa, vidimando il pass del parcheggio: “Corra signora perché le scade tra pochissimi minuti"
Oddio, no! Corsa disperata col carrellone e Maddalena urlante fino alla macchina. Riempimento in tempi infinitesimali del portabagagli, sistemazione della bimba nel seggiolino, e viaaa con l’incubo della sbarra dell’uscita che non si alza.
….Poi, fuori, la notte, uno spicchietto di luna bianchissimo in cielo come un sorriso, anche il mio sorriso. Non c’era da spaventarsi, era soltanto una piccola, dolcissima appiccicatrice.
Wednesday, November 18, 2009
nulla di scontato, tutto gratuito
Lo devo proprio ammettere:so trasformare in arte l’affogare in un bicchier d’acqua. Anche alla fine di una giornata come questa, spesa nell’immane tentativo di non volermi render conto dell’abc, dell’acqua che bagna e di tutto il resto può succedere di accorgersi dell’imprevisto e imprevedibile Mistero che mi genera. La princess non vuol fare mai il bagnetto, comincia a piangere disperatamente. Io, invece, mi diverto un sacco a farglielo eppoi a rivestirla, a pettinarla. Nel tira e molla solito suona il telefono. “Chi sarà?” mi domando io, povera rinco. Claro che si è mia madre. Che sta male, si capisce al volo. Butto giù col magone. Butto giù e faccio il bagnetto a Maddalena. Penso a mia nonna, a quando mamma era piccola e nonna Iolanda la lavava. Che ne è della speranza di felicità di allora? Che ne è adesso della gioia che ricordo provavo quando mia madre asciugava me con il telo tenuto posato sul termosifone? Altro tira e molla per sistemare le unghie. Mi accorgo per la prima volta che mia figlia ha la forma delle unghie dei piedi presa da mio padre. Che nodi ci annodano generazione dopo generazione all’amore?
Da piccola sapevo stare su questa soglia. Sapevo stare tranquilla e triste quando le circostanze smentivano la prima promessa del bene. Sapevo aspettare. E non davo tutto per scontato come adesso
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Tuesday, November 03, 2009
non di solo yogurt si vive, non di sola morte si muore
Stasera mi sono accorta che mancavano il latte e altre cose di prima necessità. Controvoglia sono uscita nella pioggia buia. Ad un certo punto mi è ritornata in testa la notizia che la Corte Europea ha decretato che nelle aule scolastiche non ci devono stare i crocifissi. Ho pensato a Gianni, a quello che è successo venerdì scorso. Gianni ha quasi 60 anni, pensa e dice peste e corna della chiesa e dei preti. Gianni, venerdì, nella camera mortuaria, di fronte al corpo di Sesto si è fatto il segno della croce. Si è fatto il segno della croce.
The show must go on, sono entrata nel supermercato a fare la spesa. Avrei abbandonato gli altri pensieri concentrandomi sulla lista delle cose da prendere se non mi fossi trovata circondata da alberi di natale, palle, palline, lucette e babbi natali. "Ma perchè allora non aboliscono per legge il Natale?" Che tra l'altro, se vogliamo parlarne mi pare molto più invasivo di un crocefisso che sta lì senza lampeggiare neanche un lumino....
Quello che ha questo punto mi ha sfavato è il dovermi rendere conto che ci vogliono imbecilli. Vogliono farci galleggiare a pelo d'acqua senza mai andare al nocciolo delle questioni. Imbecilli che tolgono i crocefissi dai muri per poi festeggiare beoti il Natale. E' che si straparla di libertà, cari miei, ma l'unica libertà che vorrebbero concederci è scegliere il nostro vasetto di yogurt in un corridoio chilometrico di possibilità. Ma le chiacchiere stanno a zero. Il cervello va esercitato, sennò si atrofizza. Per questo propongo questa domanda: sono i crocefissi a stare appesi ai muri o sono i muri a stare appesi ai crocefissi?
Sunday, November 01, 2009
Ad ognuno il suo lavoro
"La conoscenza è sempre un avvenimento":è stato il titolo dello scorso Meeting. Ed è proprio vero che serve un colpo di vento a farti accorgere che l'acqua bagna, o riaccorgerti che è lo stesso. Gironzolavo con Simone e Maddalena.Sabato sera del 31 ottobre, già notte. Ci siamo infilati in san Clemente e io mi sono ricordata di quello che mi piace. Un coro caciarone ha cominciato a cantarmi in cuore. La passione che mi è nata non solo sfogliando libri, ma che mi ha preso a Pisa tra Borgo Stretto e San Frediano. Gli stessi occhi miei che poi hanno abitato il Laurentino 38. Un vecchio domenicano stava nel confessionale. Quando siamo entrati in chiesa stava ascoltando un penitente. Quando l'ho riguardato dopo aver ammirato per un po' il mosaico era rimasto da solo e aspettava. Ad ognuno il suo lavoro. Ecco: in quel momento li avrei voluto essere Beethoven per comporre l'Inno alla gioia, oppure Pinocchio per mettermi a correre sgambettando. ho ripreso per mano Maddi e siamo uscite quiete. Chi ha orecchi intenda, gli altri in camper.
Saturday, October 10, 2009
mi sposai per via di una lumaca
Ieri su La7 ho seguito un dibattito sulle famiglie allargate e sulle coppie di fatto. Evidentemente è un tema stringente: è importante per tutti avere un amore vicino.Dal dibattito mi sono accorta come sia purtroppo facile scadere nell’ideologia e impaludarsi. Sprofondare nel sentito dire e usare sogni già usati da altri. Dunque ho deciso: giù la maschera, la mia per prima. Mi darò una spolverata, bucherò la bolla di signora sulla quarantina leggermente in sovrappeso e metterò le mie carte sul tavolo. Se vogliamo discuterne discutiamone occhi negli occhi. Adesso svuoto tutto il mio sacco.
Mi sono sposata per via di una lumaca. Con Simone anche da ragazzi passavamo pomeriggi interi a litigare, ma quella volta li, almeno per me s’era passato il segno. Stavamo seduti su un muretto lui muto, io con la testa tra le mani a piangere. E pensavo: “Adesso basta, lo mollo e basta con tutti questi casini”. Forzavo un po’ volutamente verso la disperazione ma ero stanca, molto stanca. Non vedevo niente quando, da uno spiraglio tra le dita, ho visto una lumaca sul marciapiede. Ricordo di essermi stizzita. Guarda cazzo se uno non può disperarsi in dannata pace del suo fallimento. Però…”Come si fa , a non dire che sei bella?” Quella lumaca è stata la paladina del fatto che le cose ci sono per me, e a volte nonostante me, le mie buone idee. E così, non è che ho smesso di piangere ma ho ricominciato a vivere. Dopo un po’ io e Simone siamo andati a prenderci un caffé e dopo un altro po’ siamo perfino entrati insieme in una chiesa per sposarci. Se non avessi visto quella lumaca, credo che tutto ciò non sarebbe successo. Senza lumaca e senza le mie amiche che quasi ogni giorno mi ripetevano “Ma Simone è una cosa tua?” “Dipende da te?”.
Simone ha un bel profilo, belle spalle, sedere e gambe niente male. Ha un temperamento determinato e leale. E’ sempre stato fin troppo drammaticamente chiaro, però, che quello che mi lega a lui non è la somma dei dati su di lui. Chiaro che è stato dato a me come io sono stata data a lui. Spesso non ci ha legato il feeling e neanche il sentimento. Spesso ci lega un amore che somiglia moltissimo a chiamare uovo un uovo. Io femmina, lui maschio, e conosciamo bene tutti gli inconvenienti. Lui ama le partite di pallone io le mostre d’antiquariato. Anche adesso lui non sopporta che io lasci sempre aperti gli sportelli della cucina e a me da fastidio quando andiamo a letto e lui chiude gas e tapparelle.
Pensavo a tutto questo, ieri sera mentre acquistavo la mia nuova, carinissima camicia da notte
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Friday, October 09, 2009
regalami un amore
Mi è sempre piaciuta un sacco Kolossal di Gianna Nannini: sono anni che vagolo per le mie giornate cantando "io non ho un'anima da negro, io non ci vedo un cielo in questo bar". E' un urlo contro quelli che prendono la vita con "filosofia" e non sbattono il muso sulle cose solite.
..passano le giornate, però, e sempre di più mi accorgo che il problema non è nell'anima ma negli occhi. Adesso lo dice anche lei
http://www.youtube.com/watch?v=HUD-m5LiPRA
"ci sarà qualcosa nei tuoi occhi viola, ci sarà qualcosa nella vita per cui valga la pena"
siamo tutti figli del nostro tempo: abbiamo relegato i nostri desideri costitutivi al sogno , ma la realtà continua ad invitarci a ripetere "ci sarà qualcosa nei tuoi occhi viola, ci sarà qualcosa nella vita, per cui valga la pena. Rimanere fedeli a questa evidanza è un'avventura in cui il Signore sempre ci accompagna rendendosi l'inaspettato tanto atteso.
guardare bene, guardare bene il bar
Wednesday, September 09, 2009
cavalli alle poste
Sono dovuta andare alle poste e il mio ragazzetto è venuto con me. Centocinquanta e più numeri zozzi prima che toccasse a quello che m’è capitato in mano. Ci siamo armati di pazienza e ci siamo messi seduti sulle scale fuori ad aspettare. Varia umanità passava davanti a noi. Mi sono ascoltata due o tre episodi di Paperino fatti di litigi con quel taccagno di zio paperone e scorni per colpa del troppo fortunato Gastone. Sapevate che oltre a lui e al cugino Paperoga esiste anche il cugino Smorfio? Ho prestato attenzione perché mi sono accorta di non poter chiedere che i figli mi ascoltino se con loro non lo faccio io per prima.
Finita la saga dei paperi spunta come cavoli a merenda una domanda “Mamma, ma tu sei sempre stata cristiana?” “No” ho dovuto rispondere. E siccome il mio bimbo ha voluto sapere mi sono messa a raccontargli di quello strano pomeriggio che, fuggendo da un prete in motorino, mi sono ritrovata poi in giro per la città a cercarne ostinatamente uno per confessarmi. L’incontro con mons. Berti:il mio caro mons. Berti. Elio rideva a crepapelle perché, in effetti, quel pomeriggio li il Signore con me è stato anche comico.
Tutto questo, sempre seduti sulle scale, sbirciando ogni tanto a che numeretto erano arrivati. Quando ne mancavano una ventina siamo entrati. Abbiamo scelto ognuno il nostro sportello e ci abbiamo scommesso. Facevamo il tifo. Se un numeretto saltava senza utente, il nostro tifo si faceva più forte. Sembravamo all’ippodromo e invece stavamo alle poste. Poco prima io mi ero sentita accovacciata in un pezzetto di paradiso
Thursday, August 13, 2009
la scoperta dell'acqua calda
Strano: non sono stata col naso in su cercando una stella cadente, eppure il desiderio si è avverato. ho scoperto che devo confessare a me stessa tutti i miei desideri, anche e soprattutto quelli che ritengo meno confessabili, per esempio gli irrealizzabili, i cattivi, gli sconvenienti, gli stupidi. tutto diventa più semplice e l'orizzonte meno nuvoloso. l'ho scoperto oggi pomeriggio, scusate se è poco, soprattutto, scusate il ritardo.
Wednesday, August 12, 2009
prendete nota (se vi pare)
ho aggiunto una cosa a quelle che non capisco e che mi piacerebbe capire. quelle già focalizzate erano:
non capisco cosa ci provi certa gente a praticare lo sci di fondo
non capisco perchè certe ci mettono un'infinità a pisciare all'autogrill
non capisco perchè il fish burgher il più delle volte me lo danno tutto storto(col fish di qua, il formaggio di la e la salsa a vanvera)
orbene, il quarto perchè è questo
non capisco perchè molti tra gli esauriti mentali non si rassegnino come ho fatto io a prendere gli psicofarmaci
...a don giorgio de capitani, sono sicura, gli stanno fischiando le orecchie
Sunday, January 11, 2009
dar ragione alla luna
la domenica sera io accendo i motori del rimugino e sono già con la testa alle cose da fare il lunedì. così anche stasera, però stasera, ho visto una luna piena stratosferica. diamole ragione e rialziamo la testa, partendo sempre dal positivo della realtà che ancora promette bene
Saturday, January 03, 2009
avere Don Backy per suocera
Premessa necessaria per tutto il resto: considero “Canzone” e “Immensità” due capolavori e non posso ascoltarle senza che un brivido mi percuota.
http://www.youtube.com/watch?v=sTxVStX-oWk
Detto questo, in seguito ad una telefonata di mia suocera mi si è reso necessario scrivere questo post. La mamma del mio ex fidanzato ha per me un grande affetto e mi ha trattato davvero come una figlia, compreso in quell’atteggiamento che tutte le madri hanno di tagliare le gambe alla propria prole. Anch’io le voglio bene ma a volte mi scassa i cabbasisi. Mia suocera è una rompicoglioni perché si ostina a proporsi con lo stesso atteggiamento di Don Backy. Avete presente? Insopportabile. E’ vero, è bravo. Bravissimo? Lo concedo.
Ma non gli riesce neanche di soffiarsi il naso senza sentire il bisogno di ricordare a tutti di essere una star di prima grandezza nel panorama della canzone.
Mia suocera, mutatis mutandis è uguale a Don backy. Lava le mutande solo con Dash, perché è il migliore in commercio, se cuoce una lonza deve precisare che è riuscita buona, buona buona, se ti regala un maglioncino, appena l’hai scartato lei è lì a dirti quanto sia di ottima qualità.Adesso devo dirvi perché non sopporto questo atteggiamento: viva Beethoven che sapeva che le quattro cazzate che riusciamo a fare sono ben poca cosa rispetto alla meraviglia del reale.
http://www.youtube.com/watch?v=sTxVStX-oWk
Detto questo, in seguito ad una telefonata di mia suocera mi si è reso necessario scrivere questo post. La mamma del mio ex fidanzato ha per me un grande affetto e mi ha trattato davvero come una figlia, compreso in quell’atteggiamento che tutte le madri hanno di tagliare le gambe alla propria prole. Anch’io le voglio bene ma a volte mi scassa i cabbasisi. Mia suocera è una rompicoglioni perché si ostina a proporsi con lo stesso atteggiamento di Don Backy. Avete presente? Insopportabile. E’ vero, è bravo. Bravissimo? Lo concedo.
Ma non gli riesce neanche di soffiarsi il naso senza sentire il bisogno di ricordare a tutti di essere una star di prima grandezza nel panorama della canzone.
Mia suocera, mutatis mutandis è uguale a Don backy. Lava le mutande solo con Dash, perché è il migliore in commercio, se cuoce una lonza deve precisare che è riuscita buona, buona buona, se ti regala un maglioncino, appena l’hai scartato lei è lì a dirti quanto sia di ottima qualità.Adesso devo dirvi perché non sopporto questo atteggiamento: viva Beethoven che sapeva che le quattro cazzate che riusciamo a fare sono ben poca cosa rispetto alla meraviglia del reale.
Thursday, January 01, 2009
semplice
Sono passate un bel po’ delle feste, io ho messo l’impermeabile per non soccombere al cinismo che in questi periodi si scatena ancora di più. Ce l’ho messa tutta cercando di godermi l’ambiente casalingo e di non parlar male di nessuno, neanche di mia cognata gulp. Poi mi è arrivato un sms dalla mia amica del cuore che non sento da una vita e ho fatto crick: Cosa vuoi che sia? Anche quest’anno è volato via! Un altro arriverà chissà cosa ci porterà! Sarà bello, sarà brutto? Noi accettiamo tutto e in qualunque modo andrà anche quest’anno passerà .Uffa, mi s’è ingrigita anche lei, che mio padre aveva soprannominato “Sorriso”, bella come il sole, infaticabile, con l’unico difetto di non capire che cavolo fanno due rette omologhe. (un estate a ripetere gomito a gomito geometria e a giocare a biliardino). Neanche noi ci salveremo dai quarantanni, bon, questo è appurato.
Ma io, c.v.d. ho più culo che anima.
Culo per fortuna, tecnicamente sarebbe Grazia. La prima fortuna è caratteriale. Vago in psicosi border line, in personalità multiple e inconciliabili dalla zingara alla diva, ma per fortuna sono anche e soprattutto una sana e semplice ragazza che crede che in paradiso ci siano in sottofondo le canzoni di Max Pezzali e focaccia con la calda per tutti.
Anche per questo, siccome non c’è tempo per far tutto, tra lo spalmarmi una maschera all’aloe e finirmi di leggere un episodio di Diabolik, dopo aver spento il pc e prima di metter su da cena reciterò i vespri. Per ricominciare dalla Fine, implorando il Principio, il mio amore, il mio amico. Buon anno.
Ma io, c.v.d. ho più culo che anima.
Culo per fortuna, tecnicamente sarebbe Grazia. La prima fortuna è caratteriale. Vago in psicosi border line, in personalità multiple e inconciliabili dalla zingara alla diva, ma per fortuna sono anche e soprattutto una sana e semplice ragazza che crede che in paradiso ci siano in sottofondo le canzoni di Max Pezzali e focaccia con la calda per tutti.
Anche per questo, siccome non c’è tempo per far tutto, tra lo spalmarmi una maschera all’aloe e finirmi di leggere un episodio di Diabolik, dopo aver spento il pc e prima di metter su da cena reciterò i vespri. Per ricominciare dalla Fine, implorando il Principio, il mio amore, il mio amico. Buon anno.
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